martedì 22 dicembre 2009

mercoledì 9 dicembre 2009

INAUGURAZIONE DELLA SEDE REGIONALE


FINALMENTE l’evento che tutti aspettavamo, uno di quegli eventi che spronano a proseguire nel cammino che si è intrapreso: venerdì prossimo (11/12/2009), a Milano, finalmente apriremo la sede provinciale e regionale del Partito, grazie all’impegno di Roberto Perticone e Eliana Farina, che alla fine ce l’hanno fatta. La Festa milanese è prevista per le 18,30, in via Oglio 3, zona Corvetto. SARANNO PRESENTI IL SEGRETARIO NAZIONALE SEN. FRANCESCO STORACE ED IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA ROBERTO PERTICONE. E’ importante piazzare la bandiera nel cuore della capitale economica del Paese, in quel Nord in cui appariva difficile entrare e che ora sembra trovare una sensibilità attorno al nostro simbolo e alle idee che rappresenta.Alle ore 20 e 30 seguirà cena presso il Ristorante Paradiso di Via Plana, 3 (MILANO)

giovedì 5 novembre 2009

LA DESTRA PRESENTATA LA SECONDA CONFERENZA PROGRAMMATICA


Di Francesco Storace


E’ stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa a Roma, nella sede nazionale di via Luisa di Savoia, la seconda conferenza programmatica de La Destra, che si svolgerà il prossimo fine settimana a Pomezia.
Due giorni di incontri, dibattiti, relazioni. Due giorni, sabato 7 e domenica 8 novembre, che vedranno il popolo de La Destra riunirsi per la seconda conferenza programmatica del partito, che si svolgerà a Pomezia, con un obiettivo preciso, chiaro, illuminante, quello cioè di definire la rotta politica da seguire in futuro. Senza troppi giri di parole, senza ipocrisia, lasciando da parte le polemiche che in questi due anni di vita del movimento hanno tentato, invano, di minarne alla base l’esistenza.
Una presenza ingombrante, quella de La Destra , che il leader del Popolo delle libertà ha prima accolto e poi messo in un angolo, emarginandoci con il ritornello del ‘voto utile’. Ma questa è storia passata. La realtà oggi è diversa.La Destra si propone con la sua identità e i suoi valori, certa di poter contare in maniera decisiva nel panorama politico italiano, che nel frattempo è soggetto a continui cambiamenti, come dimostrano il recente strappo nel Pdl in Sicilia, la fuga verso il centro di Rutelli, la mutazione ‘genetica’ di Fini. La Destra può invece dirsi coerente con le proprie scelte e i propri obiettivi.Una forza che peserà nelle prossime consultazioni elettorali, le regionali in programma a marzo.
Ecco, l’appuntamento del prossimo fine settimana traccerà il solco entro il quale dovremo muoverci per il futuro, un progetto forse ambizioso ma certamente realista, concreto, necessario. I dirigenti del partito si confronteranno con i militanti, con gli iscritti, con i simpatizzanti, proponendo idee e iniziative, commentando i fatti della politica, cercando di trovare una convergenza sul programma politico che sarà illustrato nel corso degli interventi previsti.I nostri dirigenti parleranno di “identità politica e culturale”, di “contesto istituzionale ed elettorale”, di “economia e stato sociale”.Aprirò io i lavori sabato alle 10, poi alle 11,30 prenderà la parola il primo dei tre ospiti che ci onoreranno della loro presenza, Renata Polverini, leader del sindacato Ugl, ma anche candidata “in pectore”, come è stata definita ieri da esponenti del Pdl, alla presidenza della Regione Lazio. Alle 17,30 sarà la volta del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti. Infine, domenica alle 11,30, porterà i suoi saluti il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, mentre nel pomeriggio concluderà i lavori il presidente de La Destra, Teodoro Buontempo.
Sarà una conferenza programmatica impegnativa, ma sono convinto che sapremo lavorare con attenzione e buon senso, per offrire a chi crede ne La Destra un partito nuovo, forte di una ritrovata spinta operativa, una guida matura e capace di affrontare con concretezza i problemi della nostra società. La Destra è pronta per dire la sua e la politica italiana, questa volta, non potrà fare a meno di ascoltarla.

martedì 3 novembre 2009

GRAZIE PER LA BELLA GIORNATA


Di Roberto Perticone


CARI AMICI, CARI CAMERATI LOMBARDI,
SABATO A CHIUDUNO, FESTA DEL TESSERAMENTO DELLA DESTRA,
ABBIAMO TRASCORSO UNA GIORNATA INTENSA, PROFICUA ED APPASSIONANTE.
UNA GIORNATA DI MILITANZA E DI IMPEGNO POLITICO.
E' STATA UNA PROVA GENERALE MOLTO BEN RIUSCITA, NELL'ATTESA DI TANTI FUTURI APPUNTAMENTI CHE CI VEDONO FINALMENTE VERI PROTAGONISTI NELLO SCENARIO POLITICO LOMBARDO.
ABBIAMO DATO PROVA DI EFFICIENZA, SENSIBILITA' POLITICA E DI ENTUSIASMO SINCERO.
ALLORA, GRAZIE, ALLA FEDERAZIONE DI BERGAMO INNANZITUTTO, ED AL CIRCOLO DI CHIUDUNO IN PARTICOLARE.
GRAZIE A MANTOVA E A COMO, PER ... LA COPPA ARROSTO, IL VINO E ... L'IMPEGNO ECONOMICO.
GRAZIE A VARESE, PER LA SPLENDIDA CORNICE DI IDEE, RICORDI ED IMMAGINI DEDICATE A BEPPE ED AI NOSTRI "GRANDI" .... LA CLASSE NON E' ACQUA...
GRAZIE AI RAGAZZI DI MILANO PER L'IMPEGNO ORGANIZZATIVO, AI VIDEO DI DESANTIS, ALLE CANZONI ASSEMBLATE DAI RAGAZZI DI CHIUDUNO, ALLE IMMAGINI DI ALMIRANTE E DEI RAGAZZI DI BUDAPEST,...comprese le mie lacrime.....
GRAZIE A BRESCIA PER IL MERAVIGLIOSO CONTRIBUTO DI BANDIERE E DI COREOGRAFIE.
GRAZIE A GIOVENTU' ITALIANA, FIACCOLA TRA LE FIACCOLE.
GRAZIE A SONDRIO PER IL CONTRIBUTO ALLA LOTTERIA
GRAZIE AD ELIANA FARINA PER TUTTO CIO' CHE STA FACENDO ED ALLA FEDERAZIONE MILANESE PER L'IMPEGNO SULLA LEGGE REGIONALE PER LA BANCA GIOVANILE LOMBARDA.
GRAZIE ALLA DELEGAZIONE DI FIAMMA TRICOLORE, PERSONE BELLE E SERIE, GIANLUCA BONAZZI, VECCHI RICORDI DI COERENZA POLITICA, PER L'UNITA' DELL'AREA, PER UN PROGETTO COMUNE AMBIZIOSO.
GRAZIE ANCHE A CHI NON C'ERA, A QUELLE ASSENZE SCONTATE, A CHI NON SA ANTEPORRE IL PARTITO ALLE BEGHE PERSONALI, GRAZIE ANCHE A VOI PER AVERMI CONVINTO DI AVERE RAGIONE.
NON CI SARA' PIU' SPAZIO IN FUTURO PER VOI.
PER CHI NON HA MAI TEMPO...,PER CHI VORREI PERO' SONO INCASINATO...PER CHI ME L'HAI DETTO TARDI...PER CHI...SE C'E' QUELLO NON CI SONO IO...PER CHI...PERO' VORREI PRIMA CAPIRE SE...
MI AVETE STUFATO!!!
GRAZIE ANCHE A VOI PERCHE' PRESTO SARETE FUORI DAL NOSTRO MONDO E DAI NOSTRI IMPEGNI QUOTIDIANI.
NOI, CARI AMICI E CAMERATI LOMBARDI, STIAMO RISPETTANDO FEDELMENTE LA BUSSOLA CHE CI HANNO CONSEGNATO TANTO TEMPO FA
-COME LE FRECCE DI CONFUCIO - UN CAMMINO DI COERENZA E PASSIONE
PER IL LAVORO E LA DIGNITA' DI TUTTI
PER LA VITTORIA SULL'USURA
PER IL RISCATTO DI CHI SOFFRE
PER LE MACCHINE VOLANTI
PER UN FUTURO INTELLIGENTE
PER L'ITALIA E PER L'EUROPA
DALLE FEDERAZIONI LOMBARDE UN GRIDO DI COERENZA E CONCRETEZZA
NAZIONE E LAVORO
A TUTTI ANCORA GRAZIE
ROBERTO

sabato 31 ottobre 2009

SABATO 31 OTTOBRE,A CHIUDUNO(BG), LA DESTRA SI INCONTRA NEL RICORDO DI BEPPE NICCOLAI


Sabato 31 ottobre, a Chiuduno (BG), la DESTRA troverà qualche ora per sé.
Solo il fatto di parlare di BEPPE NICCOLAI crea già un motivo di armonia e di musica bella per tutti. un sottile, stupendo legame tra noi.
I nostri eroi, la nostra gente, la nostra cocciuta e commovente volontà di continuare, la nostra voglia di proseguire , cantando i ragazzi di Buda, il ruscello che sgorga, un cammino a tratti difficile, uno scetticismo da abbattere, una speranza di riscossa spesso traballante.
Noi siamo quelli che eravamo e saremo quelli che siamo.
Un manipolo di missionari dal grande cuore, un gruppo di combattenti, sognatori, alla ricerca del graal, una pattuglia di volontari del giusto che vuole diventare esercito, per ribadire il senso di appartenenza ad una civiltà millenaria, per aiutare chi soffre, per spiegare, motivare, convincere, che l'UOMO e' al centro dell'universo e che l'etica batterà sempre il compromesso,nel segno di una fede imbattibile ,per un'Italia ed un'Europa dispensatrici di ricchezze, quelle vere.
Il Segretario Regionale LombardoRoberto Perticone

martedì 6 ottobre 2009

LA DESTRA TORNA IN PIAZZA A MILANO

MILANO: MANIFESTAZIONE 10 OTTOBRE DIVENDERSI DALLE TRUFFE BANCARIE
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“Il lavoro precede il capitale e non dipende da esso. Il capitale è semplicemente il frutto del lavoro, e non potrebbe mai esistere se non fosse prima esistito il lavoro. Il lavoro è superiore al capitale, e merita molto più rispetto. Il capitale ha i suoi diritti, che meritano protezione come ogni altro diritto. Né si vuol negare che ci sia, e probabilmente sempre ci sarà, una relazione fra capitale e lavoro, generatrice di vantaggi reciproci. L’errore è nell’assumere che l’intera forza lavoro della comunità esista all’interno di questa relazione.”
(Abraham Lincoln, Congresso del 03 dicembre 1861 in cui annuncia l’intenzione di emettere la moneta di Stato, libera da interessi da pagare ai banchieri).Il rapporto artificiosa tra moneta e produzione ha creato negli ultimi anni uno squilibrio tutto rivolto a tutelare gli interessi dei grandi gruppi bancari. Una delle maggiori colpe del regime democristiano è stata quella di piegare supinamente la testa all’interesse della moneta rispetto al supremo interesse del Popolo. Oggi la banca agisce con lo stesso metodo che usano gli usurai, ti ammalia con promesse, ti costruisce intorno una ragnatela, ti fagocita lentamente, tanto lentamente che nemmeno ce ne accorgiamo. Ogni uomo nasce in questa Nazione con un debito creato da politici cialtroni e di malaffare, al resto ci pensa la Banca, un mutuo – che sostanzialmente vuole dire una dipendenza ventennale – un prestito personale che viene rilasciato con tassi di usura, spese sempre maggiori per lasciare in mano loro i nostri soldi, l’assurdo è compiuto, non percepiamo più l’interesse ma paghiamo le spese.

La politica ha chinato il capo, la recente vicenda che ha visto coinvolti i comunisti del Partito Democratico con un gruppo bancario di primaria importanza nazionale la dice lunga su quale sia il rapporto di sottomissione dei nostri politici e di quanto si inginocchino riverenti all’apparire del banchiere. Le banche sono, ormai, padrone di tutto: gruppi assicurativi, industrie, immobili di ogni genere “sequestrati” a chi non poteva più pagare. La media impresa si rivolge agli usurai perché?

La risposta è semplice, perché paghi interessi leggermente superiori alla banca ma puoi trattare, non vieni impietosamente registrato sui “registri dei debitori” (che ti alienano qualsiasi possibilità di futuri crediti), non vieni continuamente vessato da direttori inflessibili con la povera gente e prostrati al grande capitale. Dei novelli Robin Hood, ma in forma nuova, massacrano il Popolo per servire meglio il ricco. Stipendi da nababbi per rifilare Bond Argentini, ma quanti di questi signori sono stati denunciati o hanno visto da vicino la realtà delle Patrie galere? Nessuno, tutti ai loro posti per nuove “sole” da rifilare.

La sproporzione tra lavoro e capitale ha raggiunto l’apice. Un ulteriore “spada di Damocle” pende sulle nostre teste. Un fenomeno di portata storica: non migrano più solo gli uomini ma anche i posti di lavoro. Centinaia di migliaia di posti di lavoro vengono risucchiati dal Primo Mondo verso i due colossi demografici del Terzo Mondo: Cina e India.

La lezione americana deve essere valutata in tutta la sua cinica e spietata crudeltà.

Il progressivo depauperamento dei gruppi industriali che producevano lavoro, ha favorito il proliferare di grandi catene di lavoratori “temporanei” (meglio definirli “usa e getta”), l’insicurezza crescente di un salario certo ha provocato una reazione inversamnet proporzionale alla reale portata del problema. Invece di ridurre spese e bisogni si è passati all’incetta dei mercati cinesi, vini sudafricani e cileni, auto giapponesi, televisori coreani. Ma da dove arrivano i soldi per comprare?

INDEBITANDOSI. Tassi d’interesse tenuti artificialmente bassi dalla Banca Centrale, per esempio, hanno indotto gli Americani che stavano pagando il mutuo a rinegoziare lo stesso in termini più favorevoli. Il denaro risparmiato è stato riversato negli shopping center ma soprattutto in Borsa. Le famiglie diventano il più grosso compratore di titoli, peccato che nel frattempo i grandi speculatori fiutavano il crollo e si allontanavano dalle borse.

Quello che è successo lo sappiamo e lo paghiamo anche noi quotidianamente.

Occorre dare una risposta politica a tutto questo.

Bisogna tornare ad un economia fondata sul lavoro, riequilibrare il rapporto tra interesse del Popolo e interesse privato della Banca, tutelare il risparmio, riordinare e riformare il sistema del credito agevolando le famiglie e la piccola e media impresa, tutelare i salari e il loro potere d’acquisto attraverso uno sviluppo dell’economia locale, la terra deve tornare a ricoprire un ruolo primario nella Nazione.

Tra le proposte che oggi vengono lanciate una è in questa direzione.

Costituire un gruppo di lavoro, con avvocati a disposizione della gente, affinché le angherie del sistema bancario vengano smascherate e il Popolo torni ad essere sovrano in questo Paese.Invitiamo tutte le persone libere dai retaggi dei mass media e della politica cialtronesca a unirsi a questa protesta civile, il primo passo sarà il presidio organizzato per sabato 10 ottobre 2009 alle ore 11.00 davanti alla sede della Banca Nazionale del Lavoro in Via Cordusio, 3.

Con il contributo di tutti sarà redatto un opuscolo informativo su come difendersi dalle truffe bancarie e un convegno di rilevanza nazionale.
Eliana FarinaLA DESTRAFederale di Milano e Provincia

lunedì 28 settembre 2009

NAZIONE E LAVORO


Di Francesco Storace



L’approvazione a larghissima maggioranza del bilancio del partito, della mia relazione politica e dell’organigramma ci consentono finalmente di aggiustare la mira e far partire un’offerta di politica seria al Paese. Lo stesso dissenso del 3 per cento dei componenti del comitato centrale è comunque positivo, perché segna una discussione che non ha avuto incertezze e una volontà comune di partecipare alla costruzione di un progetto politico utile all’Italia.
Il partito si riorganizza con una grande campagna per il tesseramento che avrà il suo inizio formale il 31 ottobre, con appuntamenti organizzati dalle federazioni in tutta Italia per incentivare le adesioni a La Destra. La tessera avrà validità biennale, il costo sarà di appena 20 euro, di cui 15 saranno trasferiti alla struttura territoriale. L’appello ai segreteri provinciali e regionali – che riunirò poi nella prima settimana di dicembre - è a concentrarsi in maniera decisa su questa scadenza: se ogni provincia riuscisse a iscrivere mille persone, raggiungeremmo l’obiettivo di centoventimila iscritti. Non è un traguardo impossibile, se si lavora con metodo. E ne raccoglieremmo i frutti a primavera con candidati, rappresentanti di lista e sottoscrittori per le firme che serviranno a presentarci alle regionali e alle amministrative.
Presentiamoci fin da ora ai cittadini come il partito della nazione e del lavoro, che abbiamo impresso nelle nuove tessere. E lo faremo, proprio il 31 ottobre, quando ricorderemo un grande pensatore come Beppe Niccolai di cui in quella giornata cadrà il ventennale della scomparsa.Saremo il partito dell’identità sociale, che delineeremo nei suoi contenuti il 7 e 8 novembre nella conferenza programmatica che terremo ad Orvieto, dove chiederemo a tutti un contributo di idee per realizzare il messaggio che una forza di destra deve saper lanciare all’Italia. C’è un mondo di idee antiche e nostre che è troppo sparpagliato: occorre che sia capace di unirsi verso l’avvenire e La Destra ambisce a diventarne la casa comune senza pregiudizi ma sapendo che la nostra politica deve essere proiettata in avanti e non indietro, per un’accorta politica di alleanze nell’Italia del voto utile….
Facciamolo conoscere questo partito che deve presentarsi fiero di sè alle regionali e alle amministrative: non devono fermarci né le difficoltà economiche né quelle rappresentate da odiosi sbarramenti. Anzi: nelle zone dove la partitocrazia imperante da una parte e dall’altra erige le barriere più elevate, maggiore impegno deve esserci per il proselitismo e il tesseramento. Questo sì dipende solo da noi ed è sufficiente a far capire a tutti la nostra forza.Entro luglio, con i nuovi iscritti avremo anche i segretari regionali eletti dalla base, un altro impegno che manteniamo come esempio di democrazia che con il tempo che scorre si afferma nella crescita del nostro movimento politico.
Ambiamo a diventare un punto di riferimento per tantissimi italiani che hanno perso la rappresentanza delle idee della destra e sono disponibili a guardare a noi solo se ci presentiamo all’uscio di casa con la pulizia che caratterizza i nostri uomini e le nostre donne, la nostra gioventù, la nostra militanza.Andiamo a proporre loro un patto per condurre insieme battaglie di rappresentanza e di denuncia sul senso dei valori dell’uomo, sulle questioni che riguardano il lavoro a partire dall’occupazione, dalle morti bianche, dal rapporto con le banche e con l’immigrazione. Spieghiamo a tutti che cosa vogliono dire signoraggio bancario come male assoluto e partecipazione dei lavoratori agli utili e alla gestione delle aziende come salvezza per la nostra economia.
Che vuole La Destra, vi chiederanno alla proposta di una tessera in cambio di 20 euro e gli risponderete che per noi il lavoro non è un costo di produzione, ma un bene sociale che deve affermare la dignità della persona; che lo Stato sociale serve a garantire pari opportunità per tutti a prescindere dal ceto sociale e che va sviluppato secondo meritocrazia; che la nostra identità nazionale nasce dal campanile, si sviluppa nel territorio, rigenera l’unità di un popolo; che il nemico è quel potere usurario utilizzato dal sistema finanziario e che l’alternativa si chiama funzione sociale del credito e della proprietà; che abbiamo un profondo senso dell’autonomia – che è libertà – in senso morale, culturale, politico, territoriale.
Questa è La Destra. Sta a noi spingerla verso la vittoria. E Nazione e Lavoro diventeranno un valore per un’intera comunità di buoni italiani.

venerdì 18 settembre 2009

martedì 8 settembre 2009

RIFARANNO PACE


di Francesco Storace


Sono anni, ormai, che Berlusconi e Fini litigano in autunno e fanno pace a primavera.E l’argomento rischia di essere noioso – lo so – ma in fondo è tale perché uno fa il presidente del Consiglio e l’altro il presidente della Camera. Come fa uno che segue la politica a non occuparsene?
Come tutti sappiamo, ieri Vittorio Feltri ha sferrato un attacco come si deve – quelli che sa fare lui - a tutta pagina contro Gianfranco Fini. Gli ha scritto che non è di destra. Mi meravigliano le nove colonne: in fondo, che Fini punti altrove lo si sa da tempo. E’ stato lui, del resto, a dire all’ultimo congresso di Alleanza nazionale che il Pdl non deve essere la destra italiana. Rispondeva a La Russa che aveva detto il contrario.Dunque, c’è solo da chiedersi il perché di un attacco così virulento proprio adesso.
Ovviamente Berlusconi dice che con Feltri non c’entra nulla. Feltri dice – e sicuramente è vero – che lui non prende ordini da nessuno. Fatto sta che l’attacco c’è stato. Qualcuno degli ex-esponenti di An (che brutta espressione…) difende Fini, molti hanno taciuto, la realtà è che la manovra è la solita. Ridurre le pretese in autunno, saldare il conto a primavera e fare pace sull’altare delle regionali.A meno che Berlusconi non intenda saldare il conto in un’altra maniera, mettendo il presidente della Camera in condizione di non nuocere. A breve scadenza è sufficiente candidare quelli che stavano in An alle regionali senza passare per Fini: la moneta la do io, chi passa per Monte Citorio si tolga dalla testa ogni velleità.Più probabilmente, invece, si tratta solo di segnali: ti accontento in una o due Regioni, il resto è roba mia e della Lega. E se ci scappa qualcosa per Casini lo decido io e non lo decidi tu.La controprova la avremo al prossimo editoriale di Feltri che festeggerà la ritrovata armonia nel Pdl. Accetto scommesse.

giovedì 6 agosto 2009

RILANCIARE L'ITALIA


di Francesco Storace
E’ evidente che siamo in presenza di una vera e propria strategia. Ormai le provocazioni della Lega non si contano più, ogni giorno ne trovano una per inviare un messaggio di disgregazione nazionale.E’ grave, davvero grave, che nella maggioranza parlamentare non si metta un punto finale. E lo diciamo soprattutto agli uomini e alle donne che con noi militarono nel Msi e poi in Alleanza nazionale. Ma che ne è più dell’amore per l’Italia se al governo si continua a minimizzare la gravità di certi atteggiamenti? Davvero il potere conta di più dei valori in cui abbiamo sempre detto di credere?
La Destra non intende star ferma e credo che sin dal prossimo Comitato centrale di settembre e poi dalla Conferenza programmatica dovremo lanciare un vero e proprio appello agli italiani nel nome della Nazione.Se non c’è Nazione, se non c’è coesione, la spaccatura si acuisce sempre più, l’Italia diventa più debole.
Oggi a Milano incontrerò i dirigenti lombardi del partito. Non dobbiamo subire la paura del consenso leghista, ma dobbiamo essere capaci di parlare a quanti sono stufi di vedere maltrattato il senso di appartenza ad una comunità intera.So bene che la Lega parla a certa pancia del Paese, ma vivaddio esiste anche l’anima di un popolo che non può essere mortificato.Si badi bene; non è questione di alleanze si o alleanze no; in qualunque congiuntura, l’obiettivo deve essere quello di interpretare un popolo stanco di divisioni e di balbettii.Ogni voto in più a noi sarà un voto in meno agli altri, Lega compresa. E’ bene farlo capire a tutti i nostri militanti del Nord, che non può essere rappresentato da un messaggio rozzo.

lunedì 3 agosto 2009

CHE STRANA QUESTA OPPOSIZIONE


Di Vito De Santis


Vendono il Molino Vecchio e si grida allo scandalo (solo LA DESTRA ha parlato accoratamente al Sindaco chiedendo un passo indietro e dichiarandosi disponibile a studiare una soluzione che tendesse ad evitare l’alienazione di un bene pubblico, peraltro soggetto ad alcuni vincoli paesaggistici).
Il Molino Vecchio non si vende più (almeno la parte di maggior interesse paesaggistico-storico) e ci si straccia le vesti.
Ma qual è la posizione dell’opposizione?
IPG sostiene che il passo indietro non si spiega. Sembra abbiano paura che le “pressioni dei cittadini” spodestino la casta degli amministratori. Cittadini? E se tra quei cittadini vi fosse una forza Politica che insieme al Sindaco Baldi, al PDL e la LEGA ha vinto le scorse elezioni? LA DESTRA appunto.
Il PD si affida ai tecnicismi del Consigliere Villa e al Consigliere Bertrando che ancora non ha capito che la Maggioranza ha cambiato idea.
Siamo alla comica finale (diceva un signore).
L’unica cosa positiva da rilevare è che, come al solito, il Consigliere Vallese, oltre ad apprezzare il gesto della Maggioranza che ha dato voce ai rilievi di tante associazioni, ambientalisti, cittadini (e Partiti Politici…. La DESTRA appunto), si è unito a questa Maggioranza ed ha fatto una proposta che condivido perfettamente:
Il museo del lavoro e dell’economia rurale della Martesana, ipotesi su cui discutere e lavorare… al rientro dalle ferie…

mercoledì 22 luglio 2009

NON SI PUO’ ESSERE CHE INDIGNATI


Questa mattina (22/07/2009) ennesimo disservizio della linea Metropolitana Milanese (in questo caso la Linea 2), sospeso il transito nella tratta Garibaldi – Lambrate e viceversa.
A queste situazioni vanno aggiunti piccoli disservizi giornalieri: treni che si fermano e fanno trasbordare tutti i passeggeri sul convoglio successivo, carrozze in cui la gente viene “stipata” come su un carro bestiame ed altri…
Possiamo aggiungere che le Stazioni di superficie della linea 2 (da Cimiano a Gessate) sono, per via delle barriere architettoniche, impraticabili per disabili, anziani e mamme con passeggini.
Le statistiche, impassibili, sentenziano che nell’anno 2008 si sono verificati, sulla sola linea 2 (la verde) ben 180 guasti (tra quelli di minore entità e quelli la cui risoluzione può durare delle ore), in pratica 1 guasto ogni 2 giorni.
Questa è la Milano che va all’Expo 2015?
Sindaco e Assessore alla partita non sentono il dovere di riferire in Consiglio e di spiegare ai cittadini come intendono risolvere questi problemi?
Non si può pensare (per Expo 2015) di sistemare anche le strutture già esistenti, o è previsto solo che se ne facciano delle nuove, Expo è un evento per pochi eletti?

Da ora in avanti manifesteremo la nostra indignazione in tutte le forme praticabili, è giunta l’ora di una nuova fase della Politica e LA DESTRA C’E’-

venerdì 17 luglio 2009

ADESSO SI CHE COMINCIAMO A RAGIONARE


Comunicato stampa de LA DESTRA

Siamo contenti della decisione dell’amministrazione di tornare sui propri passi circa la vendita del vecchio mulino. E’ un primo passo, ma è un passo importante.
Già qualche giorno fa avevamo ricevuto rassicurazioni dal Sindaco sul fatto che avrebbe tenuto conto delle nostre segnalazioni prima della decisione finale.
Possiamo, quindi, dire che è anche nostra una parte del merito di questa decisione.
Ha prevalso il buon senso, anche a dispetto della calcolatrice di qualche consigliere comunale.
Non è una resa, non significa arretrare ma è la dimostrazione della disponibilità di questa amministrazione ad ascoltare la gente ed è la dimostrazione del fatto che LA DESTRA è valore aggiunto nella politica Gorgonzolese.
L’augurio de LA DESTRA, è che questo illustre “rudere” rientri in un piano più organico di opere da porre in essere in vista di Expo 2015, evento importantissimo per tutta la Lombardia (anche per la potenzialità che avrà di introdurre risorse economiche “fresche”) al quale Gorgonzola non può pensare di sottrarsi.

FINE COMUNICATO


LA DESTRA GORGONZOLA

mercoledì 8 luglio 2009

PARTITI REGIONALI = DISGREGAZIONE


di Francesco Storace


Anche nel nostro ambiente, ogni tanto, qualcuno si fa contagiare dalla moda. E quanto accaduto sul caso Salvini dovrebbe far riflettere molti.A parte la sceneggiata delle dimissioni dal Parlamento di uno che è già europarlamentare - quindi incompatibile per legge - e consigliere comunale di Milano.
Salvini ha offeso i napoletani. Se si dice si sa come sono fatti i leghisti, questo diventa un grave cedimento culturale. E quando un uomo si dice di destra, dovrebbe avere a mente un valore identitario, rappresentato dal senso di appartenenza comunitaria ad una Nazione che si chiama Italia.Salvini dice quelle cose perché parla alla pancia di un elettorato razzista e antimeridionale. vorrebbe emulare la Lega farebbe bene a pensarci.
A me quelle cose fanno un po’ schifo.
E non vale dire che allo stadio si fa di peggio. Di questo passo potremo anche perdonare il parlamentare che stupra, tanto accade anche nella società.No, dalla politica pretendiamo esempio. E’ un altro nostro tratto identitario, è etica.
I partiti regionali sono per loro natura disgregatori. E chi pensa, dall’altra parte del campo, a un partito del sud da contrapporre a quello del nord non farebbe altro che finire di distruggere quel poco che resta dell’unità nazionale.

Chi fa il verso a questi scimmioni si indirizzi altrove.

lunedì 6 luglio 2009

LA DESTRA DIFENDE LE TRADIZIONI DI GORGONZOLA E LA LEGA?


Questa è la lettera inviata per posta elettronica al Sindaco e (per suo tramite) alla Giunta ed a tutta la Maggioranza, nell’ambito di una collaborazione che vuole essere costruttiva e non di rottura. Voglio renderla pubblica perché ritengo necessario che i nostri 4 elettori (di manzoniana memoria) sappiano che LA DESTRA, esiste ancora, sorveglia l’operato dell’amministrazione (anche se spesso ne viene tenuta allo scuro……) e continua nel suo ambizioso progetto politico di anteporre l’etica e l’uomo al mercato, all’interesse e al compromesso sistematico.
Nessuno si faccia strane illusioni circa problemi nella coalizione di maggioranza perché sarebbe più la speranza di qualcuno che non la verità.
“Caro Walter
Ho saputo da Radar (non potendo essere presente al C.C. per altri impegni politici) che lunedì 29/06/2009 il Consiglio Comunale, nell’ambito del progetto annuale di alienazione di edifici pubblici ha deciso di mettere in vendita il vecchio Mulino.
Questa decisione ci addolora molto, non solo perché il programma elettorale “Gorgonzola a chi la ama” recitava testualmente:
“La conservazione e la valorizzazione delle tradizioni dei nostri luoghi sono da sempre temi cari per noi.

Il centro storico di una città è da considerare non solo il cuore del suo impianto urbanistico ma anche il centro culturale che noi ereditiamo dal passato e che dobbiamo riuscire a conservare per trasmetterlo ai nostri figli che hanno il diritto e il dovere di conoscere le nostre tradizioni al fine di valorizzarle.”

Ma anche perché non capiamo come mai Tu e gli altri rappresentanti della Coalizione (di cui facciamo ancora parte) non abbiate ritenuto doveroso informarci di questa scelta.
Come Tu sai non abbiamo mai preteso di essere informati pedissequamente di tutto l’operato dell’amministrazione, perché non siamo per gli sprechi di tempo e perché, più di un anno fa, abbiamo riposto in Voi la nostra fiducia. Ma decisioni che impattano sul patrimonio storico e culturale della nostra Città nonché sugli animi dei nostri cittadini non possono esserci taciute.
Ci rendiamo conto benissimo del periodo finanziariamente poco felice che vivono gli enti pubblici di tutta Italia, nell’ambito di una crisi mondiale che sta funestando le nostre economie, che forse sarebbe stata prevedibile tanti anni fa e sicuramente scongiurabile se le nostre economie, cosiddette moderne, avessero evitato di prestare supinamente il fianco alle lobbies armate delle banche e della grande finanza (ma questa è un’altra storia).
In passato abbiamo accettato provvedimenti che ci hanno fatto storcere il naso in nome della possibilità di reperire fondi per il benessere della collettività, penso, ad esempio all’aumento dell’ICI delle aree a Nord della Metropolitana, operazione in virtù della quale l’assessore Camerata sostiene, forse per soggezione culturale, di aver fatto una politica di sinistra e noi ci siamo chiesti perché uno di destra dovrebbe essere daccordo…
Ma questa decisione di vendere il Mulino Vecchio non ci sta bene e, ti supplico a nome mio, del mio Partito e dei miei elettori di ripensarla, perché non potremmo accontentarci di un “non si può fare”.

D’accordo perfettamente con Te sul fatto che il museo della musica non serva un granché a Gorgonzola, ma, mi domando:
sono proprio 800.000,00 € che possono salvare il Bilancio di una Città di 20.000 abitanti?
Non si può trovare un modo per utilizzarlo, rinnovato, in vista di Expo 2015 evento che spesso dimentichiamo?

In questa epoca in cui si tende sempre a mettere l’interesse davanti all’umanità non tutto può e deve avere per forza un prezzo.

Un abbraccio fraterno

Vito De Santis e LA DESTRA di Gorgonzola.”

Aggiungo, infine, per i nostri quattro elettori, che LA DESTRA è tornata (anche se non era mai andata via) e ricomincerà a tessere con pazienza la tela della politica Gorgonzolese, abbiamo tante idee a cominciare da un’ idea fortemente innovativa e rivoluzionaria per tentare di risolvere il problema dell’emergenza abitativa che colpisce in particolare le giovani coppie e le famiglie con figli, ma di questo riparleremo a settembre.

Vito De Santis
LA DESTRA GORGONZOLA


Il sindaco di Gorgonzola ha risposto alla lettera de LA DESTRA con queste parole rassicurandoci che ripenserà le sue decisioni:


"caro Vito le tue parole come sempre saggie saranno per me sicuramente spunto di ulteriori riflessioni prima della decisione finale.
Ti ringrazio e ti saluto con affetto
walter"

martedì 30 giugno 2009

IL CENTRO SPORTIVO DI GORGONZOLA


di: Vito De Santis


Il centro sportivo di Gorgonzola sarà realtà.

La Destra plaude a questa importante vittoria maturata nel primo anno della amministrazione di centro-destra (nel caso di Gorgonzola il trattino è ammesso).


Qualche lingua grama va in giro a dire che il progetto appartiene alla vecchia amministrazione, ma in tanti anni di politica ho imparato che le opere sono di chi le realizza non di chi le immagina.


In ogni caso sarà importantissimo che il Centro Sportivo, dopo la sua costruzione, possa avere un lungo futuro e soprattutto utilizzo, che non diventi l'ennesima cattedrale nel deserto come il Palazzetto, la Piscina ed altre....


Sarebbe l'ennesimo spreco di danaro che ci troverebbe fortemente critici, sotto con la realizzazione del centro e sotto con lo studio del suo futuro.

mercoledì 24 giugno 2009

DOV' E' LA VITTORIA.......


di Francesco Storace
Sarà pur vero che il centrodestra governa più province rispetto al passato. Ma qualche riflessione sui numeri e sulla capacità di mobilitazione sarebbe opportuno farla, senza sottovalutare nulla, anche per evitare facili illusioni per le regionali del prossimo anno.Domenica e lunedì 14 province, nel turno di ballottaggio, sono andate al centrodestra, 8 al centrosinistra. Ma i numeri dicono una cosa ben precisa: la differenza in voti assoluti tra i due schieramenti, in favore delle forze di opposizione al governo, nelle 22 province dove si è votato, è di circa 240mila voti.Infatti, i candidati presidenti del centrosinistra hanno prevalso sui loro competitori per 300.232 voti; quelli di centrodestra hanno vinto complessivamente per 39.900 voti sui loro avversari.Esempi: la provincia dove il centrodestra ha vinto con più voti di distacco è quella di Venezia, che con i suoi 11000 e passa voti, più che raddoppia il risultato ottenuto da Podestà a Milano, che ha ottenuto poco più di 4500 voti di vantaggio su Penati.
La vittoria più grande del centrosinistra è stata a Torino, con i 108mila voti raccolti da Siatta sulla Porchietto del Pdl.Poi spiccano i 39mila voti di differenza a Cosenza, i 36mila di Parma, i 23mila di Ferrara e potremmo continuare.Voglio dire, cioè, che bisogna fare attenzione a cantare vittoria.Nei soli capoluoghi di regione, al primo turno, era andata così: a Torino, Saitta del Pd aveva raccolto 512.229 voti, Vietti dell’Udc (poi apparentato al secondo turno) 52.688 per un totale di 564.917 voti. La candidata del centrodestra, Claudia Porchietto, si era fermata a quota 479.492. Differenza nel capoluogo piemontese 85425 voti a favore dell’aggregazione Pd-Udc.In Lombardia, fa impressione il recupero del centrosinistra: al ballottaggio Penati perde per 4500 voti, al primo turno era sotto di 162.336 voti…In Veneto, la candidata del centrodestra, la leghista Zaccariotto, ha vinto con 11mila voti di scarto. Il vantaggio al primo turno era di trentamila…In Emilia la partita del capoluogo si era conclusa al primo turno, con un vantaggio per la sinistra di ben 139.960 voti.Anche in Toscana, la provincia di Firenze è andata alla sinistra il 6 e 7 giugno, senza ballottaggio. Lì la sinistra ha battuto il centrodestra di 137.376 voti.Primo turno decisivo anche per la provincia di Perugia: la sinistra ha vinto per 61.685 voti di scarto.In Puglia il primo turno ha sorriso al centrodestra, che si è affermato alla provincia di Bari con un vantaggio di 41.949 voti.Anche in Campania vittoria nella provincia del capoluogo al centrodestra, con uno scarto impressionante, pari a 320.778 voti.Ultimo capoluogo di regione che votava per le provinciali, quello di Potenza, andato al centrosinistra al primo turno, con una differenza di 38.209 voti.
La somma dei voti raccolti alle provinciali nei nove capoluoghi di regione (Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli, Bari e Potenza), quattro andati al centrodestra e cinque al centrosinistra, tra primo e secondo turno dà una prevalenza a Berlusconi di circa 150mila voti.Ma se alle regionali finisce come nella provincia di Milano, dove la differenza si assottiglia da 160mila e passa voti a meno di cinquemila, l’anno prossimo è tutta da giocare.In quei capoluoghi, La Destra, nelle condizioni difficilissime in cui ha operato nei capoluoghi di regione dove era presente, ha raccolto poco meno di 60mila voti…Chissà se la smetteranno di cantare tutti vittoria…

giovedì 18 giugno 2009


ALLA DESTRA LA VICE PRESIDENZA DELLA CASA DI RIPOSO


In data 16/06/2009 De Santis Vito rappresentante locale de LA DESTRA è stato eletto Vice Presidente del Consiglio di amministrazione della Casa di Riposo Vergani e Bassi di Gorgonzola.
Questa elezione segue la nomina a consigliere di amministrazione dello stesso Istituto conferita a De Santis dal Sindaco di Gorgonzola nell’applicazione di accordi elettorali seguenti la storica vittoria elettorale dell’aprile del 2008 quando la coalizione formata da PDL, LEGA, UDC e LA DESTRA-FIAMMA TRICOLORE ha strappato il Comune di Gorgonzola dalle mani di un centro Sinistra che se ne era impossessato, con vicende alterne, da almeno 40 anni.
Inutile dire che LA DESTRA è orgogliosa di entrare a far parte attiva della vita pubblica e amministrativa del Comune di Gorgonzola (ricordiamo che LA DESTRA ha anche ottenuto la nomina di un consigliere della Commissione Case [Giuseppe Lapesa]), amministrando in posizioni di potere la seconda azienda pubblica, per importanza, del Comune di Gorgonzola e la prima per dimensione (oltre 100 addetti tra dipendenti e cooperative).
E’ un’occasione importante per far conoscere alla popolazione di Gorgonzola la vocazione sociale di questo Partito che ha deciso da tempo di non essere per il popolo ma di farsi popolo.
La Destra s’inchina con rispetto davanti all’anzianità. L’anzianità è il coronamento delle tappe della vita. Essa porta la raccolta di ciò che si è appreso e vissuto, la raccolta di quanto si è operato e raggiunto, la raccolta di quanto si è sofferto e sopportato.
All’attuale generazione degli anziani, spetta in maniera del tutto particolare questo rispetto, sono coloro che hanno in parte sperimentare da soli e con gli altri durante due guerre mondiali infiniti dolori; molti hanno perduto parenti, salute, professione, casa e patria.
La saggezza conferisce distanza, ma non una distanza di estraniamento dal mondo, permette all’uomo di elevarsi al di sopra delle cose, senza disprezzarle.
E’ nostra ferma volontà lavorare perché la Casa di Riposo possa diventare un fiore all’occhiello per tutta la comunità di Gorgonzola e della Martesana.

La Destra Gorgonzola

martedì 16 giugno 2009

l'arrivo di gheddafi in italia, con quella faccia inquietante, con quella foto provocatoria,........ ma per il nostro governo anche la dignita' si puo' vendere...adesso spero solo che quando Berlusconi va a washington si metta sulla giacca la foto del bombardamento di cassino

lunedì 1 giugno 2009

ALLE PROVINCIALI (COLLEGIO 32) LA DESTRA VOTA MPA


LA DESTRA DI GORGONZOLA


INVITA


TUTTI I PROPRI MILITANTI E SIMPATIZZANTI DEL COLLEGIO PROVINCIALE NR. 32


A VOTARE PER LA PROVINCIA


MPA (DARIO CAPPELLANI)

mercoledì 27 maggio 2009

EUROPEE 2009


IN SINTESI AUTONOMIA SIGNIFICA
Contrastare il disegno oligarchico di una casta che da una parte e dall’altra vuole imporre il bipartitismo a suon di leggi elettorali e di referendum, con parlamentari nominati e obbedienti non al popolo ma a chi li ha messi in lista;Autonomia significa distanza dai poteri finanziari e legame serrato con il popolo sovrano;Autonomia significa rifiuto di un’egemonia culturale che nega valore e conseguenze politiche alle radici cristiane dei popoli europei con le porte spalancate alla Turchia in Europa;Autonomia significa sottrarsi al ricatto di chi pensa che l’Italia e l’Europa non abbiano il diritto di difendere le proprie imprese dall’aggressione pirata delle nuove economie di Cina e India;Autonomia rappresenta la vecchia, antica vocazione europeista di contrasto all’unilateralismo sempre dominante aldilà dell’Oceano;Autonomia significa pretendere di rivedere quel trattato di Lisbona che nega sovranità agli Stati membri al punto di cancellare il diritto di veto contro le decisioni comunitarie che ledono l’interesse nazionale.
Autonomia significa: RIVENDICARE IL NOSTRO NO AD UN’EUROPA DEI BANCHIERI ED IL NOSTRO SI AD UN EUROPA DEI POPOLI, UNA EUROPA PATRIA.
Autonomia, nel territorio, significa garantire ai quadri locali la libertà di scelta nelle alleanze per le amministrative.
Vito De Santis
LA DESTRA GORGONZOLA

martedì 21 aprile 2009


L'AUTONOMIA


Autonomia territoriale, politica, culturale sarà la parola d’ordine che accompagnerà l’alleanza stipulata per le prossime elezioni europee dal Partito Pensionati, La Destra, Alleanza di Centro e dal Mpa.L’intesa è stata raggiunta su un progetto politico siglato dai movimenti per dare “valore politico ad una battaglia elettorale che non intendiamo ridurre a questione tecnica, ma che vogliamo far entrare nell’agenda politica contro ogni logica di casta che si autoperpetua”.
In una politica caratterizzata sempre più da metodi oligarchici e da parlamentari nominati nel nome di un bipartitismo forzato e lesivo di ogni principio democratico, il valore dell’autonomia diventa di per sé il più forte con cui caratterizzare le coscienze degli uomini e dei movimenti che non intendono rinunciare ai loro tratti identitari e al loro radicamento territoriale.Sarà un’alleanza caratterizzata dalla volontà di riequilibrare il rapporto tra Nord e Sud del Paese, e tra economie avanzate e aree deboli dell’Europa e dell’Italia, nel nome della coesione e della vera unità del Paese.
Con la legge elettorale varata alla vigilia delle elezioni, si è tentato di dare un colpo mortale alle aspirazioni dei territori che cercano e trovano bandiere per il riscatto.“I nostri movimenti si uniscono per dare voce a quei milioni di cittadini traditi nella loro rappresentanza da una politica sempre più centralista e puntano ad un’Europa in cui i cittadini contino finalmente più delle tecnocrazie di Bruxelles attraverso l’esercizio della legittimazione democratica; ad un’Europa che sia capace di rivedere i discussi meccanismi derivanti dal trattato di Lisbona per rafforzare l’Europa dei popoli e il processo autenticamente democratico di decisione. Ad un’Europa capace di esaltare la proprie radici cristiane; ad un’Europa finalmente capace di tutelare l’impresa nazionale e continentale dall’aggressione senza regole delle nuove economie; ad un’Europa che esalti le identità delle Regioni”.
Parimenti, ci impegniamo nella costruzione di un’Europa autenticamente capace di solidarietà e non egoista, aperta a combattere la disperazione del Terzo Mondo attraverso l’apertura di una politica finalmente proiettata ad un massiccio piano di investimenti nell’area del Mediterraneo. “Aiutarli in casa loro”, deve essere l’impegno della nuova Europa affinché il tema drammatico dell’immigrazione possa finalmente uscire dall’agenda della sicurezza planetaria. Sostegno alle economie del sud del mondo, pretesa di rispetto dei doveri in casa nostra per chi chiede e ottiene accoglienza in Italia e in Europa.
Al Parlamento europeo, Pensionati, La Destra, Alleanza di Centro, Mpa punteranno a costruire un rapporto di collegamento con le forze politiche che fanno dell’autonomia il loro riferimento culturale e politico, contro ogni condizionamento di carattere finanziario che da troppo tempo alberga a Bruxelles e privo di ogni respiro sociale.I risultati elettorali dello scorso anno ci consentono già di poter prevedere di superare agevolmente ogni sbarramento, ma la nostra ambizione è ancora più elevata ed è quella di costruire il polo dell’autonomia che non intenda fermarsi ad una sola consultazione degli elettori. Starà agli italiani valutare come premiare questo nostro sforzo di aggregazione.
La lista fa appello a tutti i gruppi, movimenti, liste e associazioni locali ed autonome che rischiano di essere cancellati dalla scena politica affinché possano ritrovarsi e battersi per la libertà e per l’Autonomia.

giovedì 9 aprile 2009


E' Pasqua! E' la gioia dell'alba dopo la notte, della luce dopo il buio; è la speranza che non c'è caduta senza un rialzarsi; è la certezza che non c'è morte che non si apra alla vita. Continuamo ad amare, sperare e credere e faremo un piccolo passo avanti. E tanti piccoli passi avanti faranno camminare l'umanità. Auguri!

Vi inviamo i nostri più affettuosi auguri di Buona Pasqua, con la speranza che la sorpresa più bella, per noi, possa essere la Vostra presenza
TG1 VERGOGNA

di Francesco Storace
Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Ascolti record per il Tg1 nelle varie edizioni della giornata di ieri, share del 30 per cento, boom di telespettatori. Complimenti al direttore e ai colleghi, certo. Tutto bene, quindi? No, perché a decantare le lodi di tanta bravura è stato proprio il Tg1 e in occasione del tragico terremoto che ha devastato l’Abruzzo e fatto il giro del mondo tra immagini strazianti e commenti di grande commozione.
Una catastrofe che dovrebbe richiamare riservatezza e senso civico, una partecipazione disinteressata del servizio pubblico, che dovrebbe garantire l’informazione e la pluralità, in maniera sobria e contenuta, senza slanci edonistici, sinceramente inutili e obiettivamente vergognosi.
Per più di un minuto, invece, il Tg1 ha elogiato il proprio lavoro, sottraendo tempo prezioso all’informazione, sfruttando in modo ignobile un dramma intriso di sangue e lacrime, tra anziani perplessi e famiglie distrutte.Che amarezza, direttore, confezionare simili prodotti. Il tutto mentre si limitano e negano spazi di libertà alle voci dei cittadini non rappresentati in Parlamento, sacrificando la democrazia alle esigenze degli ascolti televisivi.
Approfittare di una tragedia come il terremoto di questi giorni, che ha ucciso finora oltre 250 persone e raso al suolo intere città, è deprecabile.Il servizio pubblico dovrebbe essere strumento imparziale, vicino al cittadino.La Destra non può che indignarsi di fronte a tutto ciò.

lunedì 23 marzo 2009


BANCHETTO DE LA DESTRA A GORGONZOLA
Successo del banchetto de LA DESTRA a Gorgonzola.
Nel giorno in cui si celebravano i Funerali di AN siamo scesi in piazza a Gorgonzola per gridare la nostra indignazione contro il tradimento delle nostre idee, della nostra storia e della nostra identità.
Tantissime persone "naufraghe" di AN ci hanno avvicinato, alcune hanno aderito a LA DESTRA altre ci seguono con curiosità.
Siamo nati per non far morire le nostre idee e nessuno potrà fermarci.

BANCHETTO DE LA DESTRA A GORGONZOLA
Successo del banchetto de LA DESTRA a Gorgonzola.
Nel giorno in cui si celebravano i Funerali di AN siamo scesi in piazza a Gorgonzola per gridare la nostra indignazione contro il tradimento delle nostre idee, della nostra storia e della nostra identità.
Tantissime persone "naufraghe" di AN ci hanno avvicinato, alcune hanno aderito a LA DESTRA altre ci seguono con curiosità.
Siamo nati per non far morire le nostre idee e nessuno potrà fermarci.

BANCHETTO DE LA DESTRA A GORGONZOLA
Successo del banchetto de LA DESTRA a Gorgonzola.
Nel giorno in cui si celebravano i Funerali di AN siamo scesi in piazza a Gorgonzola per gridare la nostra indignazione contro il tradimento delle nostre idee, della nostra storia e della nostra identità.
Tantissime persone "naufraghe" di AN ci hanno avvicinato, alcune hanno aderito a LA DESTRA altre ci seguono con curiosità.
Siamo nati per non far morire le nostre idee e nessuno potrà fermarci.

BANCHETTO DE LA DESTRA A GORGONZOLA
Successo del banchetto de LA DESTRA a Gorgonzola.
Nel giorno in cui si celebravano i Funerali di AN siamo scesi in piazza a Gorgonzola per gridare la nostra indignazione contro il tradimento delle nostre idee, della nostra storia e della nostra identità.
Tantissime persone "naufraghe" di AN ci hanno avvicinato, alcune hanno aderito a LA DESTRA altre ci seguono con curiosità.
Siamo nati per non far morire le nostre idee e nessuno potrà fermarci.

martedì 10 marzo 2009

COMUNICATO STAMPA DE LA DESTRA GORGONZOLA CIRCA LA MOZIONE PRESENTATA DALL'OPPOSIZIONE IN C.C. IL 04/03/2009 (ALLEGATA IN FONDO)


“Leggo la mozione contro l’ordine del Tricolore presentata in C.C. dai Consiglieri di opposizione, non voglio entrare nel merito (sarebbe troppo scontato il mio pensiero) per evitare di aggiungere un ingrediente a quella che secondo me altro non è che una miscela (incendiaria) di luoghi comuni e demagogia. Di positivo ci leggo che ormai l’opposizione non ha più argomenti a cui aggrapparsi se non andarli a cercare nei cassetti della storia. Sarebbero stati votati per amministrare Gorgonzola non per aiutare la Camera dei Deputati a fare il proprio lavoro. Di questo problema possono anche non preoccuparsi ci penserà Fini, nuovo guru dell’antifascismo militante, a perorare la loro causa”. E’ quanto dichiara Vito De Santis Dirigente Provinciale de LA DESTRA. – FINE DISPACCIO

La Destra
Gorgonzola


MOZIONE PRESENTATA IN CONSIGLIO

Insieme per Gorgonzola ha presentato, congiuntamente ai gruppi consiliari del Pd e della Lista Città Amica, nel Consiglio comunale del 4 marzo, una mozione contro l'Ordine del Tricolore, una nuova onorificenza che equipara partigiani e aderenti alla Repubblica di Salò. La mozione non è stata votata perché la maggioranza ha abbandonato l'aula, essendo divisa al proprio interno sulla posizione da assumere.
Di seguito il testo.
Si è aperta alla Camera dei Deputati la discussione sul disegno di legge n. 1360. Esso pretende di equiparare partigiani, militari e deportati ai repubblichini di Salò, a proposito dell'assegnazione di un istituendo Ordine del Tricolore.
La relazione che accompagna il disegno di legge sostiene "la pari dignltà dl una partecipazione al conflitto di molti combattenti, giovani e meno giovani, cresciuti nella temperie culturale guerriera e imperiale del ventennio, che ritennero onorevole la scelta a difesa del regime ferito e languente".
Le forze politiche, sociali, culturali che si richiamano all'antifascismo ed ai valori della Resistenza sanciti nella Costituzione della Repubblica non possono che respingere il disegno dl legge attualmente in discussione nella Commissione Difesa della Camera col quale si ignora la realtà storica e ci si dimentica che la Repubblica di Salò appoggiò con la sua azione la causa del nazismo contro la quale combatterono le forze armate italiane e i partigiani. Anche l'argomento della pacificazlone nazionale fra i combattenti di tutte le guerre, è un dato dl fatto che risale al primi giorni della Repubblica democratica, quando li Ministro della Giustizia on. Togliatti proclamò l'amnistia per tutti. Infine non possiamo non evidenziare come questo disegno di legge sia in contrasto anche con le recenti dichiarazioni del Presidente della Camera on. Gianfranco Flni; anche quest'ultimo è ormai approdato all'idea che l'antifascismo è un requisito essenziale alla democrazia repubblicana.
Condividiamo le considerazioni dl Oscar Luigi Scalfaro, ex Presidente della Repubblica, che afferma:
"C'è una particolare ostinazione nel voler riproporre ciò che è stato presentato poco tempo addietro, cioè una onorificenza intitolata al Tricolore che ii Presidente delle Repubblica dovrebbe assegnare a tutti coloro che hanno combattuto nel periodo triste e buio della nostra storia, in particolare, dopo l'8 settembre, che fu data di grandissima sofferenza, ma rimane anche segnale dl ribellione e resurrezione. Con decisione inaccettabile si dovrebbero insignire dl queste onorificenze coloro che in qualsiasi modo, sparando da qualsiasi parte, hanno combattuto dopo l'8 settembre. Sarebbe come se, quando ai combattenti della prima guerra mondiale venne assegnato il cavalierato dl Vittorio Veneto, esso fosse stato conferito anche ai combattenti dell'impero austro-ungarico. Quando una decisione parte da una errata valutazione della verità storica, non può che generare falsità ed imbroglio. Il richiamo che ognuno di noi ha il dovere dl fare è di rispettare le sofferenze dl tutti, mai di confondere chi per la libertà ha combattuto e ha dato la vita, con chi si è schierato per la dittatura e il tedesco invasore, anche se soggettivamente in buona fede".
Invitiamo tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale a sostenere le motivazioni, le ragioni morali e storiche dell'opposizione alla parificazione dei "repubblichini di Salò" con i partigiani e i deportati ed invitiamo il sindaco ad inviare un telegramma al Presidente del Consiglio per esprimere questa nostra opposizione.

lunedì 9 marzo 2009

ASSESSORATO ALLA CULTURA E ALLE PARI OPPORTUNITA'
Presenta:

Giovedì 12 Marzo 2009alle ore 21,00
Presso
“Auditorium Biblioteca Comunale”Via Montenero, n.30

TAVOLA ROTONDAsul tema“Violanza sessuale:fer i ta nel corpo e nel l ’anima”

Interverranno al dibattito

Dott. Alessandro Bianchi
Associazione “Secondo Piano”

Dott. Enrica Manfredini
Giudice IX Sezione Civile Tribunale di Milano

Dott. Donatella Galloni
Assistente Sociale presso S.V.S. Mangiagalli eGiudice Onorario Tribunale per i Minorenni di Milano

Dott. Roberto PoggiAssociazione “Maschileplurale”

Dott. Elvira Faenza
Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità

Moderatore Avv. Ilaria Scaccabarozzi
Associazione “Donna aiutadonna

martedì 3 marzo 2009

LETTERA DE LA DESTRA AL DIRETTORE DI RADAR (SETTIMANALE LOCALE DI GORGONZOLA)



Caro DirettoreE' molto importante avviare una discussione sulla sicurezza e lo è soprattutto per il fatto che parlarne significa aver capito che il problema c'è (anche se non tutti ne sono convinti in particolare nei gruppi di opposizione).Sottoscrivo il fatto che Pisoni si stia comportando molto bene e sono sicuro che è e sarà all'altezza del compito assegnatogli, sulla sua competenza e determinazione non ho mai avuto dubbi.Ma a mio modesto e sindacabile parere le “ronde” sono inutili, anzi pericolose.Io ed il mio Partito (LA DESTRA) per cultura nostra siamo stati, nella nostra breve vita, sempre protagonisti di proteste al limite della provocazione (ricorda quando andavamo a passeggiare nei campi ROM di tutta Italia con Storace, Buontempo e la Santanche in testa?). Ma lo stato deve fare il proprio dovere e non può nascondersi dietro la cortina fumogena delle ronde. Cosa significano i volontari armati di cellulare? Tutti hanno un cellulare e possono avvisare la polizia se vedono qualcosa che non va. Il problema casomai è dato dal fatto che Polizia e Carabinieri poi ci impiegano un po' per arrivare, vittime di scarsità di mezzi e di un'organizzazione fuori dal mondo (loro non ne hanno colpa). Il pericolo, tanto per cominciare, è che di fronte a fatti di cronaca gravi queste “ronde” agiscano sull'onda dell'emotività. L'intolleranza è generata dall'inerzia dello stato, che trasforma qualsiasi oggetto esterno in un potenziale nemico. Si rischia una guerra tra poveri. Pensiamo a quel che accadrebbe alla prima ronda aggredita. Sarà necessario armarli. E come? Tra le accuse buttate lì e il linciaggio, alle volte il passo è breve. E' una questione culturale: in quest'italia leghista l'immigrato, va bene se vive in un sottoscala, toglie il lavoro agli italiani perchè pagato meno e senza garanzie, ma diventa un pericolo se la sera esce e casomai guarda le ragazze. Qui si rischia di creare "corpi dei sindaci" (il nostro fortunatamente è un moderato e persona di grande equilibrio), truppe di consenso.
Protagonismo, sceriffismo, la convinzione di compiere un'azione altamente meritoria e la politica delle pacche sulle spalle, può innescare una spirale di violenza. La surroga delle forze dell'ordine comincia con la pattina sul braccio delle ronde.
E si creano le condizioni per domani ci sia un esercito fuori dalle forze dell'ordine. a presidio di ampie fette di territorio.
Oggi contro gli immigrati, domani contro chiunque la pensi diversamente da loro.
Peggio delle "squadre". E, giusto per chiarezza, nemmeno durante il Ventennio le squadre hanno ricevuto dallo Stato l'incarico di occuparsi dell'ordine pubblico.

sabato 28 febbraio 2009

GORGONZOLA HA UN NUOVO PORTAVOCE

L’Ufficio Politico Provinciale del Partito ha nominato il Sig. Lorenzo Lato quale portavoce del Partito per il comune di Gorgonzola.
Lorenzo, già candidato alle scorse elezioni comunali, si è distinto in questi mesi per la dedizione e per la capacità di aggregare giovani attorno al nostro progetto politico.
Il passato politico di Lorenzo è tutto a Destra, Lorenzo ha aderito al progetto de LA DESTRA fin dall’inizio ed ha sempre ritenuto LA DESTRA l’unico Partito capace di garantire un futuro ad una comunità ideologica che non vuole morire.
Lorenzo succede a Vito De Santis che, pur continuando ad essere membro del direttivo della sezione locale, continuerà il suo cammino ne LA DESTRA nei nuovi importantissimi incarichi che sta ricoprendo quale membro del Comitato Centrale Nazionale del Partito, membro del coordinamento regionale, dell’ufficio politico provinciale e coordinatore della zona “Martesana”.
Ringraziamo Vito De Santis per gli importanti risultati ottenuti a Gorgonzola.
Vito ha fondato il Partito nel nostro Comune solo un mese prima delle elezioni e lo ha condotto alla tornata elettorale ottenendo una percentuale di voti pari a quella nazionale (risultato da considerare di tutto riguardo in un Comune in cui i partiti di Destra [AN inclusa] hanno sempre ottenuto risultati di molto più bassi delle percentuali nazionali, in particolare nelle competizioni locali), inoltre ha ripetuto lo stesso risultato alle elezioni comunali a segnare, indubbiamente, la nascita di una comunità di opinione sulle basi della quale LA DESTRA intende intensificare la sua azione nel Comune di Gorgonzola e continuare a rappresentare le istanze di coloro che si sentono vicini ad una Destra veramente moderna che non rinnega i propri padri e vuole indicare il futuro ai propri figli.
Come dire: siamo sempre noi, spudoratamente, l’alternativa.
LA DESTRA interverrà e parteciperà alla vita politica comunale fornendo soluzioni innovative alle problematiche che verranno a crearsi e “bacchettando” se necessario i propri alleati ove le scelte governative dovessero essere poco convincenti.
Daremo le nostre interpretazioni a tutti gli argomenti che tengono ed hanno tenuto banco fino ad oggi nella vita politico/amministrativa Gorgonzolese.
La destra italiana e, ovviamente Gorgonzolese, del dopo AN sarà un autostrada che si aprirà dinanzi a noi e se sapremo percorrerla, senza cercare scorciatoie per il potere, potremo raccoglierne grandi soddisfazioni.
Nei prossimi giorni partirà la nostra campagna elettorale per i Comuni, la Provincia ed il Parlamento europeo. Saremo presenti ovunque con il nostro Simbolo e le nostre idee, con la nostra coerenza, con i nostri programmi e con la voglia di futuro e di nuovo per la nostra comunità. Non faremo sconti a nessuno se venissero meno le convergenze su questi tre aspetti fondamentali.

Calma e gesso, testa e cuore, fede e combattimento per indicare al nostro popolo la rotta dei valori in un mondo in cui la persona non conta più nulla.Per noi no.
14 milioni di non votanti (tanti anche di Gorgonzola) attendono segnali di vita: glieli negano quelli dei partiti grossi. Glieli offriremo noi del partito non ancora grande, ma già grande Partito.

domenica 15 febbraio 2009

Comitato Centrale de La Destra


Si è svolto oggi, a Pomezia, il Comitato Centrale de La Destra


di Francesco Storace

A destra del PdL ci siamo noi e siamo pronti a riproporre l’alleanza stipulata con la Fiamma Tricolore alle Politiche dello scorso anno.
L’obiettivo è quello di costruire un nuovo soggetto politico, capace di contrastare la deludente strategia operativa di un governo sempre più autoreferenziale e debole soprattutto sul fronte delle emergenze sociali, un governo che rischia di dividere ulteriormente il Paese e che sta mettendo le sue mani autoritarie sulla Giustizia.

Un’alleanza con la Fiamma è possibile, ma dovrà essere raggiunta sulla base di regole e programmi condivisi. La disponibilità de La Destra c’è. E non è certo una questione di voti, per capirci non sono le elezioni Europee il motivo trascinante di questa possibile operazione. Non ci chiamiamo Popolo delle Libertà e non facciamo i Congressi passando prima dal notaio per dire con i timbri chi è più forte. La nostra è una sfida che vuole andare oltre l’unione formale.

La “controriforma” della legge elettorale per le Europee, che è passata alla Camera e che andrà al Senato nei prossimi giorni, impone uno sbarramento al 4%. Ma è una truffa, perché al Parlamento Europeo andranno centinaia di partiti. E poi è scandaloso ciò che ha fatto il governo, approvando nel giro di un pomeriggio una legge che nega rappresentatività a una consistente fetta di elettori italiani, “barando” perfino sui rimborsi elettorali.
La Destra ha protestato e lo farà anche davanti al secondo ramo del Parlamento, per denunciare questa ingiustizia.
Nel frattempo, sono in via di definizione dettagliati ricorsi e continuiamo a raccogliere le firme necessarie per partecipare alla competizione elettorale europea.

Resta, quindi, una strada maestra da percorrere: quella dell’aggregazione più vasta con altre forze politiche, che punti su un chiaro messaggio di solidarietà con i popoli europei e nel nome della libertà (quella vera).
Abbiamo cominciato a parlarne con il segretario della Fiamma, Romagnoli e con i Pensionati di Fatuzzo, ma anche con un partito di governo che non ha esitato a schierarsi contro la maggioranza per la propria identità, l’Mpa di Raffaele Lombardo, che, se accettasse di ‘correre’ con noi, determinerebbe indubbiamente un fatto politico nuovo.

E tra le ipotesi c’è anche una possibile alleanza europea con il Movimento irlandese Libertas di Declan Ganley, capo degli antireferendari che hanno combattuto e vinto con grande coraggio la battaglia contro il Trattato di Lisbona.

La Destra, per ora, sta solo discutendo con questi soggetti politici ed è ancora presto per dire se l’alleanza elettorale ci sarà. In campo ci sono questioni legate al programma per l’Europa, al simbolo con cui presentarsi, ai capilista da schierare, ai 72 candidati da proporre, ai finanziamenti per la campagna elettorale.

Comunque, con il mandato che ho chiesto oggi al Comitato Centrale, proseguirò in questi colloqui, senza tuttavia dimenticare il capitolo amministrative e la prossima settimana sarò in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Friuli per incontrare i coordinamenti regionali del partito.

La Destra vuole essere protagonista: in Italia, per difendere la democrazia, nel Parlamento Europeo per far sentire la sua voce e gridare no al Trattato di Lisbona, che annulla la sovranità degli Stati, per pretendere la difesa dell’economia italiana e respingere l’invasione cinese, ma anche per rivendicare l’identità cristiana del suo popolo e dire no all’ingresso in Europa della Turchia.

Insomma, La Destra è più viva che mai, nonostante i colpi bassi che continua a ricevere – senza alcuna tutela da parte delle istituzioni - e intende crescere e raccogliere ancora più consensi nel popolo italiano.
I segnali positivi ci sono, la manifestazione nazionale organizzata a Napoli lo ha dimostrato.
Le nostre battaglie sociali sono concrete.
Siamo nati per non far morire le nostre idee e nessuno potrà fermarci.

LEGGI LE CONCLUSIONI DEL COMITATO CENTRALE

venerdì 13 febbraio 2009

Domenica 15 febbraio la Federazione Provinciale Milanese de LA DESTRA va in ritiro...


 

A Cassano d'Adda , in una villa patrizia settecentesca (Hotel Julia) si riunirà la classe dirigente per tutta la giornata.

Per riflettere,organizzarsi e preparare la propria battaglia elettorale sul territorio.

Le elezioni incombono per moltissimi comuni della Provincia e ...  Visualizza altroper il rinnovo importantissimo del Consiglio Provinciale.

E naturalmente per le Europee.
LA DESTRA sarà presente ovunque. L'organizzazione che in questi mesi e' già stata collaudata da diversi momenti di impegno elettorale e sociale, avrà modo nei prossimi mesi di farsi...notare , con banchetti, gazebo, incontri con i cittadini, convegni.
Da molte parti ci chiedono lumi sulle nostre scelte di alleanza e sulla nostra strategia complessiva.
Tranquillizzo tutti . La prima alleanza che adotteremo e' con la coerenza...
la seconda e' con i programmi e la terza e' con la voglia di futuro e di nuovo per la nostra comunità.


 

Se da un lato potremo guardare al PDL come al nostro principale interlocutore diciamo naturale - quantomeno sul territorio milanese - dall'altro e' vero che non faremo sconti a nessuno se venissero meno le convergenze su questi tre aspetti fondamentali..
Saremo in ogni comune ed in ogni collegio provinciale.

Con il nostro entusiasmo e la nostra ...  Visualizza altrodeterminazione saremo uno sportello dinamico e intelligente aperto al
cittadino.

Per rappresentarne degnamente e concretamente la voglia di riscatto morale e materiale.
Non avremo paura a tracciare linee nuove , programmi originali , a presentare uomini e donne fuori dai soliti schemi di banalità partitica, donne e uomini capaci di interpretare il futuro e vincere la sfida dei prossimi anni.
Ci sono appuntamenti sul nostro territorio di importanza vitale , quali EXPO 2015 ed altri che dovremo saper proporre e sviluppare soprattutto per la nostra gioventù.

Non individuiamo nella attuale classe politica dirigente - a qualsiasi galassia partitica appartenga- grandi doti di prospettiva .
Siamo ancora una volta noi e solo noi , spudoratamente, l'alternativa.
Ad una crisi economica come quella che ci attanaglia dobbiamo rispondere con idee.
La concretezza dei risultati - soprattutto in una provincia ... 
Visualizza altrolaboriosa come la nostra - verrà se rimetteremo al centro della nostra vita sociale l'essere umano, la sua mente, la sua etica, il suo amore per la comunità. il suo occhio al futuro, il suo senso di giustizia sociale, la sua passione per il LAVORO, il suo senso della famiglia.

Lo sbarramento elettorale alle europee e' la linea che delimita l'uomo libero dalle trasmigrazioni stagionali...delle masse.
CI ADDOLORA MA NON CI FA PAURA, cercheremo di far condividere agli italiani il nostro programma, per restare fuori da un logoro ed ANONIMO PPE e per rivisitare il concetto di EUROPA NAZIONE
.

Proprio il trattamento riservato dalla NOMENCLATURA INTERNAZIONALE alla nostra cara vecchia Europa E' LA DIMOSTRAZIONE DI UN FALLIMENTO programmatico e politico clamoroso, per aver creduto di unificare un popolo solo attraverso un consorzio bancario.

Deve essere un monito importante: prima i valori condivisi di un popolo e la loro esaltazione , ...  Visualizza altropoi le comuni strategie economiche e non viceversa.
Questo concetto accompagnerà la nostra campagna elettorale per l'Europa.

Sbarramenti ne abbiamo già incontrati nella nostra vita politica.

ed anche superati!
ROBERTO PERTICONE

giovedì 5 febbraio 2009

STATI GENERALI DELLA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI MILANO



 

STATI GENERALI DELLA

FEDERAZIONE PROVINCIALE DI MILANO

INCONTRO ORGANIZZATIVO E POLITICO


 

Cassano D'Adda 15 febbraio 2009

Hotel Julia

ORE 10:00 – 18:00

Programma dell'incontro


 

Ore 10.00 Saluto di Edoardo Guaitani Segretario Prov.le Onorario


 

Ore 10.15 Inizio lavori:


 

Relazione di Roberto Perticone Segretario Provinciale

Relazione di Vito De Santis Ufficio Politico Provinciale

Relazione di Gianluca Norani Ufficio Politico Provinciale

Relazione di Carmelo Lupo Ufficio Politico Provinciale

Relazione di Carla Spagnoli Ufficio Politico Provinciale


 

Ore 11.00 apertura dibattito

Ore 13.00 Pranzo*

Ore 14.00 riapertura lavori

ARGOMENTI

Elezioni Provinciali, Comunali e Europee

(informazioni di carattere tecnico e politico)

Organizzazione dipartimenti

Suddivisione in zone della Provincia e Coordinatori di zona

Nomina del Direttivo Provinciale

Iniziative ed attività sul territorio

Dibattito Ore 18.00 fine lavori

INTERVERRA' L'ON. ALBERTO ARRIGHI

(SEGRETARIO REGIONALE LA DESTRA LOMBARDIA)


 


 

*) il pranzo costerà € 15,00 a persona


 


 


 


 


 

martedì 27 gennaio 2009

Salviamo Eluana

Andate sul sito e seguite le istruzioni


Questo il testo nel sito Due minuti per la vita.

Non permettiamo che la filosofia della morte spinga Eluana in una via senza ritorno.

Collegatevi e seguite le istruzioni del sito
DUE MINUTI PER LA VITA
Due minuti al giorno è il tempo sufficiente per aderire alla grande iniziativa di preghiera in difesa della vita nascente che si sta diffondendo in Italia dal 7 ottobre 2005 in occasione della festa e sotto la protezione della Beata Vergine Maria, Regina del Santo Rosario.

Qui é scaricabile la presentazione della preghiera dei Due minuti per la vita

Per aderire all'iniziativa o per richiedere informazioni scrivere a:
Associazione Due minuti per la vita - casella postale 299 10121 Torino
www.dueminutiperlavita.info - info@dueminutiperlavita.org


cliccare per leggere il testo dell'email precompilata da inviare al Governo
26 gennaio 2009
Testo email per chiedere al Governo il decreto legge "salva-Eluana"


Cliccare su questo link per scrivere un'email al Governo italiano e chiedere che salvi Eluana Englaro tramite un decreto legge in cui sia vietata la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione a tutte le persone in stato vegetativo: dal proprio programma di posta elettronica si aprirà un nuovo messaggio giá compilato in tutte le sue parti (destinatari, oggetto, testo), solo da firmare ed inviare.



Se il collegamento non funzionasse basterà copiare-incollare in un nuovo messaggio il testo riportato sotto ed inviarlo ai destinatari indicati; è stato inserito anche l'indirizzo info@dueminutiperlavita.org in modo da poter conteggiare i messaggi inviati.



Qui è disponibile la presentazione dell'appello al Governo: si chiede di scaricarla e di diffonderla ai propri contatti

SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A NAPOLI. NON CI FERMA...

SUCCESSO DELLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE A NAPOLI. NON CI FERMA...


 

Dom 21.52


 

Grazie a questo meraviglioso popolo de La Destra, grazie a una comunità straordinaria che ha sfilato a migliaia lungo le strade di Napoli, con la voglia di esserci.

Nonostante il diluvio…


 

E' stata una giornata che non vivevo da anni, ho sentito la felicità delle persone, la gioia dei militanti.


 

E quanto erano belle quelle bandiere al vento e le vetrine dei negozi tutte aperte, con i commercianti ad applaudire.


 

Una giornata indimenticabile, che ha dato una risposta chiara, limpida, della presenza del nostro Movimento.

Sono arrivati da tutta Italia per partecipare ad un corteo civile e pacifico, per testimoniare, a Napoli, emblema della crisi sociale e politica italiana, il desiderio di cambiamento di un Paese intero, per dire a gran voce "basta con le mafie e le caste, no all'illegalità, sì alla giustizia sociale".


 

Una manifestazione che lasciato il segno e che ho apprezzato per la compostezza e l'entusiasmo dei nostri militanti e simpatizzanti, che non si sono lasciati intimorire da un gruppuscolo di sedicenti antifascisti di estrema sinistra, che hanno cercato di rovinarci la festa.

Senza riuscirci, però, grazie anche alle corpose misure di sicurezza adottate dalle forze dell'ordine lungo il percorso e che, a un certo punto, hanno impedito che i due cortei venissero a contatto.

Striscioni, slogan, canti hanno fatto da cornice ad una sfilata gioiosa e convinta, partita da piazza Mancini e scandita dai cori di Gioventù Italiana, che ha dimostrato di essere fortemente motivata.

Uno striscione, in testa al corteo, diceva


 

"Contro la corruzione, povera Patria mia, alzati e combatti".


 

Vedere migliaia di militanti de La Destra, impassibili sotto una pioggia inclemente, è stato un segnale di straordinaria vitalità del partito. Un partito ancora giovane e sicuramente con pochi mezzi a disposizione, ma la manifestazione in terra campana ha segnato una svolta, un cambio di passo,


 

La Destra c'è.


 

La sinistra radicale, invece, ha provato a giocare duro, provocando e cercando lo scontro in più occasioni.

Le tre molotov, due ritrovate in uno zainetto abbandonato e l'altra lanciata verso i nostri ragazzi sono il frutto di questo odio senza senso, che ha comunque partorito due feriti, due militanti de La Destra aggrediti a bottigliate al termine della manifestazione, uno colpito alla testa – dieci punti di sutura - e l'altro al volto e finiti quindi all'ospedale.

Insieme al presidente Buontempo sono andato a trovarli, ma i ragazzi sono già in condizione di riprendere a combattere la nostra battaglia.

Purtroppo ci sono in giro delinquenti che ci hanno provocato da settimane e che hanno cercato di impedire la nostra sfilata tra le vie di una città bellissima e piena di calore come Napoli. Ma noi abbiamo mantenuto i nervi saldi e siamo entusiasti per la riuscita della manifestazione.


 

Bisogna voltare pagina.


 

Da Napoli abbiamo lanciato il nostro segnale di riscossa, chiedendo le dimissioni di Bassolino e della Iervolino, contro le mafie e la casta politica, riconfermando la presenza ad europee e amministrative, per trasformare le elezioni europee in un referendum sul trattato di Lisbona, che nega la sovranità ai popoli e riduce i diritti sociali e candidandoci a raccogliere pezzi di elettorato deluso da An e dal PdL. Una "prova di forza" riuscita, per dire con orgoglio "non ci ferma più nessuno".


 


 

Francesco Storace


 

domenica 25 gennaio 2009

Non si può uccidere un angelo


 

Eluana dà segni di miglioramento

di Antonio Gaspar

ROMA, mercoledì, 21 gennaio 2009 (ZENIT.org).- "Non si può uccidere un angelo. Nessuno ha diritto di togliere la vita ad una persona". Così Antonella Vian, medico di Seregno (Monza), una delle poche persone che hanno avuto la possibilità di incontrare Eluana, ha spiegato a ZENIT che la Englaro, nonostante i 17 anni di grave disabilità, è viva e sta dando evidenti segni relazionali.

La dottoressa ha raccontato di essere rimasta colpita dalla reattività di Eluana.

La Vian ha spiegato che, molti che non l'hanno mai vista, la descrivono come una ragazza che vive da 17 anni attaccata senza speranza ad una spina e in stato continuo di sofferenza fisica, invece "non è attaccata ad un respiratore e respira autonomamente, apre e chiude gli occhi se sente parlare o se vede la luce, presenta un normale ritmo sonno-veglia".

Inoltre "è in grado di variare il ritmo del suo respiro, a seconda degli argomenti di cui si parla intorno a lei. Le ho sentito, per esempio, un respiro molto affannoso quando si parlava della sua morte e si tranquillizzava se le si parlava con dolcezza e affetto".

La dottoressa ha precisato che "Eluana non si trova in una sala di rianimazione. Lei vive in una normale stanza, presso la Casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco, accudita da suor Rosangela. Ha solo un sondino naso-gastrico che l'alimenta".

"Eluana – ha sottolineato la Vian – non sta soffrendo, anzi dà segnali di ripresa, vedi le mestruazioni che da qualche tempo le sono tornate e poi si è guarita da sola da una grave emorragia avuta in ottobre, senza alcun intervento medico".

"Purtroppo – ha aggiunto – non ha contatti con persone, perché così sono gli ordini e non lo trovo per niente positivo per lei. C'è uno stato di rassegnazione, intorno a lei, per i tanti anni passati in questo letto e per la sentenza che il 9 luglio del 2008 ha autorizzato la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione, mediante sondino naso- gastrico".

La Vian che è pure intervenuta nella manifestazione svoltasi a Lecco, sabato 17 gennaio, è convinta che "la scienza, non si è fermata: ciò che allora sembrava impossibile, oggi non lo è più".

Ed in ogni caso "che diritto ha l'uomo di uccidere un angelo che non ha alcuna possibilità di difendersi?" .

"Aiutiamola facendo intervenire il progresso scientifico che se non oggi o un prossimo domani potrà darle evidenti segnali di miglioramento – ha incoraggiato –. Lei la sua parte la sta già facendo. Adesso tocca a noi!".

In conclusione Antonella Vian ha voluto esprimere il suo personale e sentito ringraziamento al Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che con il decreto di urgenza ha impedito la morte di Eluana nella clinica di Udine.

lunedì 19 gennaio 2009

Mostre sul Futurismo


CULTURA: 2009 A MILANO, OLTRE 20 MOSTRE TRA FUTURISMO E SAMURAI
Stampa Invia questo articolo(AGI) - Milano, 19 gen. - Il futurismo e la scapigliatura, fotografia americana e storia giapponese, moda e design. Avra' due voci la produzione culturale del Comune di Milano per il 2009: da un alto la ricoperta dell'identita' cittadina, con percorsi nelle viscere dell'arte italiana e nelle declinazioni milanesi; dall'altro lo sguardo oltre i confini, in nome di un'internazionalizzazione chiamata all'appello sin dai gioni in cui si cercava ancora un volto al successore di Vittorio Sgarbi. Il tutto, secondo trame rigorosamente ispirate dall'interdisciplinarita'. Le rassegne dedicate a Futurismo e Scapigliatura rientrano nel primo capitolo: insieme alle celebrazioni di Giuseppe Piermarini, in occasione del bicentenario della morte, ad una mostra dedicata a Emilio Longoni (uno dei maggiori interpreti lombardi del Divisionismo) e ad un'esposizione fotografica su Charles De Gaulle a Milano, avranno il compito di raccontare la citta', allargando la conoscenza della storia artistica della metropoli a un piu' ampio pubblico e approfondendo i linguaggi che l'hanno caratterizzata. Sul fronte delle dinamiche culturali internazionali, con l'idea di fotografare le dimensioni di Milano e di eleborare e proporre linee di azione per la crescitad ella citta' nel panorama artistico globale, anche in previsione dell'Expo, la strada scelta dall'Amministrazione porta, in Occidente, in America e, in oriente, in Giappone (nel 2010 saranno approfonditi i Paesi arabi e la Cina; nel 2010 l'Africa). Gli Stati Uniti saranno indagati con una mostra dedicata a Edward Hopper, con un'esposizione di opere provienienti dalla Chase Art Collection; un altro evento riguardera' la storia della fotografia americana e, infine, le creazioni di David Smith saranno ospitate al Pac. (AGI) Cli/Car (Segue)