mercoledì 24 giugno 2009

DOV' E' LA VITTORIA.......


di Francesco Storace
Sarà pur vero che il centrodestra governa più province rispetto al passato. Ma qualche riflessione sui numeri e sulla capacità di mobilitazione sarebbe opportuno farla, senza sottovalutare nulla, anche per evitare facili illusioni per le regionali del prossimo anno.Domenica e lunedì 14 province, nel turno di ballottaggio, sono andate al centrodestra, 8 al centrosinistra. Ma i numeri dicono una cosa ben precisa: la differenza in voti assoluti tra i due schieramenti, in favore delle forze di opposizione al governo, nelle 22 province dove si è votato, è di circa 240mila voti.Infatti, i candidati presidenti del centrosinistra hanno prevalso sui loro competitori per 300.232 voti; quelli di centrodestra hanno vinto complessivamente per 39.900 voti sui loro avversari.Esempi: la provincia dove il centrodestra ha vinto con più voti di distacco è quella di Venezia, che con i suoi 11000 e passa voti, più che raddoppia il risultato ottenuto da Podestà a Milano, che ha ottenuto poco più di 4500 voti di vantaggio su Penati.
La vittoria più grande del centrosinistra è stata a Torino, con i 108mila voti raccolti da Siatta sulla Porchietto del Pdl.Poi spiccano i 39mila voti di differenza a Cosenza, i 36mila di Parma, i 23mila di Ferrara e potremmo continuare.Voglio dire, cioè, che bisogna fare attenzione a cantare vittoria.Nei soli capoluoghi di regione, al primo turno, era andata così: a Torino, Saitta del Pd aveva raccolto 512.229 voti, Vietti dell’Udc (poi apparentato al secondo turno) 52.688 per un totale di 564.917 voti. La candidata del centrodestra, Claudia Porchietto, si era fermata a quota 479.492. Differenza nel capoluogo piemontese 85425 voti a favore dell’aggregazione Pd-Udc.In Lombardia, fa impressione il recupero del centrosinistra: al ballottaggio Penati perde per 4500 voti, al primo turno era sotto di 162.336 voti…In Veneto, la candidata del centrodestra, la leghista Zaccariotto, ha vinto con 11mila voti di scarto. Il vantaggio al primo turno era di trentamila…In Emilia la partita del capoluogo si era conclusa al primo turno, con un vantaggio per la sinistra di ben 139.960 voti.Anche in Toscana, la provincia di Firenze è andata alla sinistra il 6 e 7 giugno, senza ballottaggio. Lì la sinistra ha battuto il centrodestra di 137.376 voti.Primo turno decisivo anche per la provincia di Perugia: la sinistra ha vinto per 61.685 voti di scarto.In Puglia il primo turno ha sorriso al centrodestra, che si è affermato alla provincia di Bari con un vantaggio di 41.949 voti.Anche in Campania vittoria nella provincia del capoluogo al centrodestra, con uno scarto impressionante, pari a 320.778 voti.Ultimo capoluogo di regione che votava per le provinciali, quello di Potenza, andato al centrosinistra al primo turno, con una differenza di 38.209 voti.
La somma dei voti raccolti alle provinciali nei nove capoluoghi di regione (Torino, Milano, Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Napoli, Bari e Potenza), quattro andati al centrodestra e cinque al centrosinistra, tra primo e secondo turno dà una prevalenza a Berlusconi di circa 150mila voti.Ma se alle regionali finisce come nella provincia di Milano, dove la differenza si assottiglia da 160mila e passa voti a meno di cinquemila, l’anno prossimo è tutta da giocare.In quei capoluoghi, La Destra, nelle condizioni difficilissime in cui ha operato nei capoluoghi di regione dove era presente, ha raccolto poco meno di 60mila voti…Chissà se la smetteranno di cantare tutti vittoria…