domenica 25 gennaio 2009

Non si può uccidere un angelo


 

Eluana dà segni di miglioramento

di Antonio Gaspar

ROMA, mercoledì, 21 gennaio 2009 (ZENIT.org).- "Non si può uccidere un angelo. Nessuno ha diritto di togliere la vita ad una persona". Così Antonella Vian, medico di Seregno (Monza), una delle poche persone che hanno avuto la possibilità di incontrare Eluana, ha spiegato a ZENIT che la Englaro, nonostante i 17 anni di grave disabilità, è viva e sta dando evidenti segni relazionali.

La dottoressa ha raccontato di essere rimasta colpita dalla reattività di Eluana.

La Vian ha spiegato che, molti che non l'hanno mai vista, la descrivono come una ragazza che vive da 17 anni attaccata senza speranza ad una spina e in stato continuo di sofferenza fisica, invece "non è attaccata ad un respiratore e respira autonomamente, apre e chiude gli occhi se sente parlare o se vede la luce, presenta un normale ritmo sonno-veglia".

Inoltre "è in grado di variare il ritmo del suo respiro, a seconda degli argomenti di cui si parla intorno a lei. Le ho sentito, per esempio, un respiro molto affannoso quando si parlava della sua morte e si tranquillizzava se le si parlava con dolcezza e affetto".

La dottoressa ha precisato che "Eluana non si trova in una sala di rianimazione. Lei vive in una normale stanza, presso la Casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco, accudita da suor Rosangela. Ha solo un sondino naso-gastrico che l'alimenta".

"Eluana – ha sottolineato la Vian – non sta soffrendo, anzi dà segnali di ripresa, vedi le mestruazioni che da qualche tempo le sono tornate e poi si è guarita da sola da una grave emorragia avuta in ottobre, senza alcun intervento medico".

"Purtroppo – ha aggiunto – non ha contatti con persone, perché così sono gli ordini e non lo trovo per niente positivo per lei. C'è uno stato di rassegnazione, intorno a lei, per i tanti anni passati in questo letto e per la sentenza che il 9 luglio del 2008 ha autorizzato la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione, mediante sondino naso- gastrico".

La Vian che è pure intervenuta nella manifestazione svoltasi a Lecco, sabato 17 gennaio, è convinta che "la scienza, non si è fermata: ciò che allora sembrava impossibile, oggi non lo è più".

Ed in ogni caso "che diritto ha l'uomo di uccidere un angelo che non ha alcuna possibilità di difendersi?" .

"Aiutiamola facendo intervenire il progresso scientifico che se non oggi o un prossimo domani potrà darle evidenti segnali di miglioramento – ha incoraggiato –. Lei la sua parte la sta già facendo. Adesso tocca a noi!".

In conclusione Antonella Vian ha voluto esprimere il suo personale e sentito ringraziamento al Ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che con il decreto di urgenza ha impedito la morte di Eluana nella clinica di Udine.