venerdì 19 dicembre 2008

Non ammazzare



Milano li 19 Dicembre 2008

Eluana Englaro - Licenza di uccidere????

Stiamo seguendo con apprensione la triste vicenda di Eluana Englaro.Così leggiamo dal sito http://www.zadig.it/speciali/ee/ee2.htm un articolo a firma Luca Carra…
Commenta Carlo Alberto Defanti, primario del reparto di neurologia dell'ospedale Niguarda di Milano, che ha visitato Eluana alcuni anni fa: "Malgrado non soffra direttamente per il suo stato, dovrebbe essere chiaro a tutti che la sua condizione è priva di dignità. Di lei rimane un corpo privo della capacità di provare qualsiasi esperienza, totalmente nelle mani del personale che la assiste. La sua condizione è penosa per coloro che la assistono e che hanno ormai perduto da tempo la speranza di un risveglio e per i suoi genitori, che hanno perso una figlia ma non possono elaborarne compiutamente il lutto".
La macchina legale si mette in moto tra il '96 e il '97. Defanti, su richiesta del padre, stila una prognosi definitiva: "In considerazione del lunghissimo intervallo trascorso dall'evento traumatico, si può formulare una prognosi negativa quanto a un recupero della vita cognitiva". La corteccia cerebrale di Eluana è sconnessa dal resto del cervello. Per sempre.

Da genitori comprendiamo e condividiamo il profondo dolore del padre Beppino Englaro, ma forse non completamente, in quanto, diversamente da lui, sicuramente in posizione comodamente distante dalla reale situazione, non ci sentiamo di far morire di fame un essere vivente, anche se gravemente menomato. Contrari alla pena di morte in Italia nei casi di gravi delitti contro la società, non possiamo farci prendere dalla presunzione di decidere per la vita di un’altra persona.
Consapevoli dei grossi limiti di conoscenza della scienza, non le riconosciamo il diritto di decidere per conto di tutti, sopratutti di coloro che non sono in grado di far sentire la propria voce.
Quelli favorevoli alla morte, si sentono moderni, portatori di verità, quella assoluta, indiscutibile, noi, consapevoli dei nostri grossi limiti umani,di conoscenza, di intelligenza, di modernità, non ci sentiamo disponibili ad uccidere. Nella nostra coscienza forte è il richiamo a
NON AMMAZZARE

Noi de La Destra umilmente e dolosamente chiediamo

Fate vivere Eluana
La Destra Certosa