domenica 28 dicembre 2008

Sabato 24 gennaio La Destra a Napoli

di Francesco Storace

Ed ora cominciamo a pensare alla manifestazione di Napoli.
Sabato 24 gennaio La Destra, l’unica vera destra italiana, scenderà in piazza per manifestare contro la Casta e per rivendicare il diritto a politiche sociali che non lascino più allo sbando un popolo intero.
A novembre celebrammo il nostro primo Congresso nazionale contro il declino della Nazione. Da allora la situazione va progressivamente deteriorandosi, la gente sembra rassegnarsi ai giochi di palazzo, c’è bisogno di una forza politica che riaffermi il primato dell’etica della fede contro l’estetica del risultato.

Per noi lottare ha ancora un senso. Per altri conta solo il potere, a qualunque costo. Ecco, noi invece a qualunque costo saremo a Napoli, proprio per resituire una speranza nel futuro a milioni di italiani e di italiane.
Chi vuole darci una mano nell’organizzazione dell’evento – a partire dai pullman – contatti i nostri dirigenti locali e i responsabili dei settori Organizzazione, Aldo Tracchegiani - aldotrac@tiscali.it – e Amministrazione, Livio Proietti - prolivio@vodafone.it – che con il responsabile de La Destra per la Campania, Bruno Esposito - inimer@email.it – cureranno i dettagli della manifestazione, che comincerà con il concentramento in piazza Mancini, alle ore 15,00.
Diamoci da fare, e subito dopo Capodanno si parte!

domenica 21 dicembre 2008

La Destra Certosa continua a muoversi

Va bene, è poco, pochissimo, per quello che bisogna fare, ma presi dalla pigrizia di Natale, la Destra Certosa non può tacere davanti alla mancanza di rispetto per ils entimento intimo degli italiani, la propria cultura ed ora della Vita.

Nel quartierei Certosa, della Zona8 di Milano alcuni manifesti dichiarano di NON UCCIDERE e non permettere che quel senso moderno di distruzione prevalga sulla vita, anche se un una situazione dolorosissima come quella di Eluana Englaro.
La destra non vuole offendere nessuno, tantomeno il Padre Beppino Englaro, povera vittima di uan storai crudele, vorremmo che non fosse lui a calare il coltello che taglia il filo della vita di sua figlia Eluana.

venerdì 19 dicembre 2008

Non ammazzare



Milano li 19 Dicembre 2008

Eluana Englaro - Licenza di uccidere????

Stiamo seguendo con apprensione la triste vicenda di Eluana Englaro.Così leggiamo dal sito http://www.zadig.it/speciali/ee/ee2.htm un articolo a firma Luca Carra…
Commenta Carlo Alberto Defanti, primario del reparto di neurologia dell'ospedale Niguarda di Milano, che ha visitato Eluana alcuni anni fa: "Malgrado non soffra direttamente per il suo stato, dovrebbe essere chiaro a tutti che la sua condizione è priva di dignità. Di lei rimane un corpo privo della capacità di provare qualsiasi esperienza, totalmente nelle mani del personale che la assiste. La sua condizione è penosa per coloro che la assistono e che hanno ormai perduto da tempo la speranza di un risveglio e per i suoi genitori, che hanno perso una figlia ma non possono elaborarne compiutamente il lutto".
La macchina legale si mette in moto tra il '96 e il '97. Defanti, su richiesta del padre, stila una prognosi definitiva: "In considerazione del lunghissimo intervallo trascorso dall'evento traumatico, si può formulare una prognosi negativa quanto a un recupero della vita cognitiva". La corteccia cerebrale di Eluana è sconnessa dal resto del cervello. Per sempre.

Da genitori comprendiamo e condividiamo il profondo dolore del padre Beppino Englaro, ma forse non completamente, in quanto, diversamente da lui, sicuramente in posizione comodamente distante dalla reale situazione, non ci sentiamo di far morire di fame un essere vivente, anche se gravemente menomato. Contrari alla pena di morte in Italia nei casi di gravi delitti contro la società, non possiamo farci prendere dalla presunzione di decidere per la vita di un’altra persona.
Consapevoli dei grossi limiti di conoscenza della scienza, non le riconosciamo il diritto di decidere per conto di tutti, sopratutti di coloro che non sono in grado di far sentire la propria voce.
Quelli favorevoli alla morte, si sentono moderni, portatori di verità, quella assoluta, indiscutibile, noi, consapevoli dei nostri grossi limiti umani,di conoscenza, di intelligenza, di modernità, non ci sentiamo disponibili ad uccidere. Nella nostra coscienza forte è il richiamo a
NON AMMAZZARE

Noi de La Destra umilmente e dolosamente chiediamo

Fate vivere Eluana
La Destra Certosa

mercoledì 17 dicembre 2008

La Destra su Facebook è molto attiva

La destra è molto attiva sui Facebbok, deve coordinarsi meglio, ma è molto presente su tanti argomenti e con molti utenti.

http://www.facebook.com/s.php?q=La+destra&init=q&sid=62a0c5b459d0b0053a608cc4ea10d9c0

mettete La Destra nella ricerca di facebbok e vedrete.

Forza così.

Eluana non è un cadavere è una donna- bene il Governo


La decisione in un atto di indirizzo del ministero del lavoro e della salute
Eluana, Sacconi: niente stop all'alimentazione in ospedale
Adesso qualsiasi struttura pubblica e privata sul territorio nazionale non potrà staccare il sondino
NOTIZIE CORRELATE
Eluana, il Consiglio superiore di Sanità:«È eutanasia». Il padre: ora silenzio (20 nov. 2008)
Bagnasco su Eluana: «Non sospenderel'idratazione e l'alimentazione» (17 nov. 2008)
Eluana, respinto l'ultimo ricorso«Si può staccare il sondino» (13 nov. 2008)


ROMA - Proprio nel giorno in cui un'indiscrezione rivelava il nome di una clinica, «La città di Udine», dove Eluana Englaro, in stato vegetativo da quasi 17 anni, potrebbe terminare la sua esistenza, arriva una decisione del ministro Sacconi che cerca di bloccarne la procedura.

LA DECISIONE - Infatti, interrompere nutrizione e idratazione delle persone in stato vegetativo persistente non è legale per le strutture pubbliche e private del servizio sanitario nazionale. È quanto stabilisce un atto di indirizzo che il ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha inviato alle regioni sulla base di alcune indicazioni precedenti, tra cui quella del comitato nazionale per la bioetica e l'articolo 25 della convenzione sui diritti delle persone con disabilità dell'Onu.

ILLEGALE STACCARE IL SONDINO - L'atto, firmato dal ministro Sacconi, di fatto renderà illegale per qualsiasi struttura pubblica e privata sul territorio nazionale l'adempimento della volontà della famiglia Englaro, e cioè il distacco del sondino che alimenta e idrata Eluana.

LA REAZIONE DEL LEGALE DELLA FAMIGLIA - L'atto di indirizzo del Ministero della Salute «non vale niente, perché la legge non la fa Sacconi». È deluso e irritato il legale della famiglia Englaro, Vittorio Angiolini, nell'apprendere l'ultimo atto di una querelle che pare infinita, e che riapre la questione della morte di Eluana dopo che la sentenza della Cassazione, autorizzando il distacco del sondino, sembrava aver posto fine alla drammatica vicenda. «Un atto di indirizzo interrogativo - attacca Angiolini parlando con l'Agi - ma così non ha senso, o Sacconi ordina ai medici, come fanno i generali, di curare o non curare le persone o stia zitto. Mi sembra una cosa abnorme, i due precedenti citati (il parere del Comitato nazionale di bioetica e la convenzione dell'Onu sui diritti dei disabili, ndr) non c'entrano assolutamente niente con la nostra normativa. È un'uscita fuori dal seminato - conclude il legale - e mi stupisco di Sacconi che è una persona seria».

«DISUMANO E AUTORITARIO» - Barbara Pollastrini ha commentato in un comunicato la notizia dell'atto firmato dal titolare del Welfare: «È arrivato il diktat del ministro Sacconi per rendere inapplicabile la sentenza della Cassazione, è uno stile autoritario, disumano e irrispettoso con cui interpretare la propria funzione e quel «potere» che andrebbe esercitato con spirito illuminato dai principi della Costituzione». «La vera tragedia», ha sottolineato la deputata del Pd, «è quella di Eluana e il vero strazio è quello di un padre che lotta per affermare la volontà di una figlia amatissima. Quella della Cassazione è una sentenza che dovrebbe obbligare ognuno, tanto più chi ha responsabilità di governo, al rispetto, alla meditazione, al dialogo». Piena approvazione, invece, da parte di Isabella Bertolini, componente del direttivo del Pdl alla Camera, per il principio ribadito dal ministro Sacconi «secondo cui negare alimentazione e idratazione è contro la legge», un principio che l’esponente della maggioranza definisce «giusto e sacrosanto». Per l'associazione Scienza e vita si è trattato di «un atto di coraggio in favore di tutti i pazienti in stato vegetativo che apprezziamo e speriamo possa trovare ampio consenso nell'opinione pubblica italiana più sensibile nei confronti della vita, dal concepimento alla morte naturale».